Data: 22.06.2013

Autore: Giuseppe Agosti

Oggetto: RELATIVISMO E RISPETTO DELLA VITA UMANA

Si sente dire che tutto è relativo. Di frequente con questa tesi , da un lato si tende a nullificare affermazioni di altri, da un altro lato, come se nulla fosse, si sostiene la validità di propri principi. Ciò non è un bene.

Bene ha fatto Don Giorgio Zucchelli, nella sua conferenza sul relativismo tenuta al Caffè fiolosofico in Crema il 14 c.m., ad evidenziare che se si sostiene che tutto è relativo allora anche questa stessa affermazione non è veritiera poiché anch’essa opinabile.

Non tutto è relativo, vi sono affermazioni, valori, principi, scale di valori che hanno certezza dimostrabile e che pertanto richiedono rispetto e costituiscono necessari punti di riferimento per scegliere tra varie possibilità.

Non sto parlando di certezze di Fede che vanno accettate così come sono dai fedeli e che non necessitano di dimostrazione altrimenti non sono più di fede.

Né parlo delle decisioni adottate dalle maggioranze che rendono legali, nel campo di competenza, determinati comportamenti e certe scelte ma nulla di più.

Parlo di certezze che l’intelletto raggiunge con le facoltà razionali, il che però richiede buona volontà di ricerca, onesta apertura a confronti, disponibilità a riconoscere e ad abbandonare pregiudizi.

Cito al proposito la definizione di individuo: “ organismo unicellulare o complesso, animato da un proprio principio vitale, che autonomamente evolve (circostanze consentendolo) in modo progettuale, verso forme proprie degli individui della specie di appartenenza, e ovviamente con risultanze dettate anche da fattori esterni.”

Ad es. la cellula uovo umano nel momento di completamento genomico (di norma per la fecondazione di un oocita da parte di uno spermatocita) è già un individuo poiché procede autonomamente per il proprio principio vitale come tutti gli individui; ovviamente con le potenzialità e facoltà proprie della sua fase; potenzialità e facoltà che, come per tutti gli individui, variano secondo la fase della vita.

La cellula uovo umana dal momento del completamento genomico, essendo un individuo umano, va rispettata; ne va rispettata la vita come si rispetta la vita di ogni individuo umano.

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