Data: 24.06.2013

Autore: Secondo Giacobbi

Oggetto: Riflessioni

Il testo di Don A. Cantoni mi ha colpito e stimolato. Vorrei raccoglierne due spunti forti:
Cantoni cita padre Tempels, che riflettendo sull'evangelizzazione in Africa definisce " un crimine contro l'educazione spogliare i popoli del proprio patrimonio".

Sono d'accordo. Ma l'evangelizzazione, cioè l'azione missionaria (cattolica o protestante, cristiana o musulmana) non è, al fondo, una spoliazione?

La religiosità africana è una religione del "divino", cioè di una energia vitale che permea tutto l'universo. Non sembra quindi avere i caratteri " personali " del Dio occidentale.

Mi chiedo allora: c'è forse nelle grandi religioni monoteiste cosiddette "rivelate" una intrinseca vocazione egemonica, missionaria, potenzialmente spoliatrice? Il loro Dio è infatti un Dio personale, unico: è l'unico e vero Dio,che quindi impone un credo fideistico ed esclusivo,per quanto tollerante.


Personalmente credo che solo una religiosità che si liberi dalla presunzione della rivelazione unica e personale può affrancarsi dalla tentazione della spoliazione e della sopraffazione. Come "cristiano" preferisco il Gesù del Padre Nostro al Gesù del Credo.

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