LA SHANGHAI COOPERATION ORGANISATION: IL RITORNO DEI BLOCCHI CONTRAPPOSTI? - RELATORE: BRUNO PIERRI. INTRODUCE FRANCO GALLO

18.02.2019 21:00

Fondata nel 2001 e conosciuta anche come “l’Alleanza d’Oriente”, la Shangai Cooperation Organisation è non solo la principale organizzazione di sicurezza della regione euro-asiatica, ma anche un colosso economico e politico. Inoltre, il potenziale bellico la rende una possibile rivale della NATO, in un periodo storico in cui le opposte esercitazioni militari fanno sì che si viva un clima da nuova guerra fredda. Originariamente formata da sei Paesi, con l’adesione di Cina e Pakistan nel 2017 è diventata l’associazione più estesa del mondo, estendendosi a tre-quinti del continente euro-asiatico e a quasi metà della popolazione mondiale. Le sue attività includono cooperazione in ambito economico, scientifico-tecnologico, culturale, ambientale, energetico; il tutto in una cornice di equilibrio multilaterale contrapposta all’unipolarismo e all’egemonia americani dei primi anni Novanta. Intorno a questo contrasto, Cina e Russia sono riuscite a superare il conflitto del passato e operano quasi sempre di concerto nello scenario internazionale. Secondo Zbigniew Brzezinski, il controllo dell’Asia centrale è la chiave di accesso alla massa euroasiatica, il cui dominio è il segreto per esercitare una supremazia globale. Se ciò è vero, Russia e Cina dimostrano di prendere molto sul serio questa teoria, adducendo come motivazione la necessità di combattere l’estremismo religioso e separatista. L’interrogativo che gli Stati Uniti si pongono, tuttavia, è se il vero obiettivo sia contenere le attività della NATO nell’area dell’Asia-Pacifico. In ogni caso, la SCO rappresenta un nuovo modello di integrazione geopolitica che sta ridisegnando gli equilibri internazionali del XXI secolo. 

 

Bruno Pierri (Taranto, 1971), dottore di ricerca in “Storia, istituzioni e relazioni internazionali dei Paesi extra-europei”, ha usufruito di una borsa di studio Exchange Visitor Program del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. È autore di numerosi saggi e articoli, nonché le monografie Giganti petroliferi e grandi consumatori, Studium, 2015; Guerra fredda e illusioni imperiali, Congedo, 2007. Ha insegnato inglese all’Università del Salento e ora è Professore a contratto di History of Italian Foreign Policy presso l’Università di Parma, oltre che titolare di cattedra di lingua e civiltà inglese presso l’I.S.S. "Racchetti-Da Vinci" di Crema.