SULLA STRADA. DOPO IL VIAGGIO A SANTIAGO DI SILVANO ALLASIA E BARBARA ROCCA

12.01.2009 21:00

 

 

Nell’Antico testamento il popolo ebraico definisce se stesso una comunità di “pellegrini e forestieri”; Buddha invita i suoi discepoli a visitare i luoghi santificati da eventi cruciali della sua esistenza; il viaggio alla Mecca è indicato dal Corano come il quinto pilastro dell’Islam.

Figura universale dell’esperienza umana, al centro della cristianità medievale il pellegrino incarna la condizione propria dell’homo viator, straniero sulla terra. Scriveva in proposito Dante nella Vita Nuova: «Peregrini si possono intendere in due modi, in uno largo e in uno stretto: in largo, in quanto è peregrino chiunque è fuori de la sua patria; in modo stretto, non s'intende peregrino se non chi va verso la casa di san Iacopo o riede». E continuava precisando che “palmieri” sono detti coloro che si recano a Gerusalemme e “romei” quanti si dirigono a Roma. Sono così richiamate le tre mete principali del pellegrinaggio cristiano, a cui si è affiancato nel tempo un fitto reticolo di altre vie che conducono a luoghi santi per la presenza di reliquie o per manifestazioni del divino. Oggi moltissimi di coloro che si mettono in cammino sono ancora spinti dalla fede, dal bisogno di penitenza, dalla speranza in una guarigione e dal desiderio di visitare luoghi che accolgono reliquie e testimoniano epifanie.

Tuttavia anche la curiosità, l’attrattiva esercitata da un viaggio salutare e a basso costo, la sfida alle proprie forze fisiche, il desiderio di nuovi incontri o di sperimentare la sobrietà e la lentezza antiche, la dimensione di un percorso che concede molto tempo al fluire dei pensieri, possono spingere i nuovi viatores sulle strade del pellegrinaggio.

Barbara Rocca e Silvano Allasia, che hanno percorso quest’estate gli 800 km del Cammino di Santiago – dichiarato nel 1987 “Primo itinerario culturale europeo” dal Consiglio d’Europa – parleranno della loro esperienza e proietteranno immagini relative a questo e ad altri pellegrinaggi.

 

«Mi siedo ai margini della strada 
Il guidatore cambia la ruota 
Non sono contento di dove vengo 
Non sono contento di dove vado 
Perché allora guardo il cambio della ruota con impazienza?» 

Bertold Brecht

Dibattito

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