VIº COMANDAMENTO: NON COMMETTERE ATTI IMPURI O NON FORNICARE O NON COMMETTERE ADULTERIO? - RELATORE: FRA RENATO DELBONO

11.04.2011 21:00

 

Facciamo parte di questo tempo dove l’uomo si ritiene emancipato, sciolto dalle catene di tanti tabù, libero di esprimere se stesso senza condizionamenti. Come mai allora c’è così tanta confusione, superficialità e ambiguità proprio sull’elemento costitutivo dell’ essere umano?

Il documento del Concilio Vaticano II Gaudium et Spes al numero 14 recita così: ". Unità di anima e di corpo, l'uomo sintetizza in sè, per la stessa sua condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Allora, non è lecito all'uomo disprezzare la vita corporale; egli anzi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell'ultimo giorno".

L’essere umano in questa unità intrinseca corpo e anima è chiamato per vocazione ad esprimere il donarsi in modo assoluto come espressione di se’. Tutto ciò che nega il principio del dono nega ciò che è imprescindibile della identità dell’uomo che è chiamato ad essere “immagine” del suo Creatore e non può che amare come Lui ci ha amati donando se stesso. La corporeità, la sessualità sono il “linguaggio” , la parola, che ciascun essere umano usa per “dire di se’”. Ci viene spontaneo chiedersi allora: Il mio essere corpo-anima , cosa dice di me?

Dibattito

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